In un luogo lontano dove la vita era semplice e laboriosa, ogni giorno aveva il ritmo delle stagioni: in primavera ed estate si portavano le pecore al pascolo, si producevano i formaggi e si coltivavano i campi.
Quando sopraggiungeva l’inverno, si riparavano gli attrezzi e si preparava tutto quanto era necessario al lavoro del nuovo anno. Le persone vivevano con tranquillità… se non per un’occasione: il compleanno!
Si racconta di torte incredibili, preparate per festeggiare un papà, una mamma o un amico come dolci a otto strati farciti con tutte le creme più golose o statue di zucchero che portavano in mano biscotti di ogni tipo.
Si faceva a gara per stupire il festeggiato e lasciare gli invitati a bocca aperta. Su tutto questo vegliava una figura bellissima e silenziosa: la Fata delle Candeline.
Era lei che ispirava queste fantastiche creazioni e lo faceva parlando nei sogni di ogni pasticcere di casa. La Fata regalava idee e spunti per rendere unico il giorno del festeggiato perché, lei lo sapeva, in una vita così tranquilla, era bello ricevere attenzioni speciali da chi si amava!
Chi invece tramava segretamente contro i compleanni era il tenebroso Mago Dispetto.
Da sempre nascosto nel posto più oscuro della foresta, Mago Dispetto aveva fatto della solitudine la sua corazza. Non conosceva nessuno e non voleva conoscere nessuno, e bramava dal desiderio che tutti fossero come lui: senza sorriso. A Mago Dispetto davano fastidio tutte le feste, in particolar modo quelle di compleanno, sempre così gioiose e fantastiche. Aveva tentato qualche volta di rovinarle, lanciando vortici di vento contro la torta, ma la Fata delle Candeline era sempre intervenuta.
Tutto procedeva come al solito quando sopraggiunse un inverno particolarmente rigido. Nevicò insistentemente per tanti giorni. Seguirono giorni di freddo così intenso che nessuno osava uscire, nemmeno con le slitte, nemmeno con i maglioni di lana più caldi, nemmeno con gli scarponi più pesanti. Alcune case restarono isolate, come quella di Micky.
Micky abitava sulle montagne, ma proprio su, oltre il bosco, là dove si aprivano gli ampi spazi dei pascoli. I genitori di Micky conoscevano l’inverno di quelle parti e avevano stipato le provviste per evitare problemi. Ma quel tempaccio fu così imprevisto che non si erano preparati per il compleanno di Micky. Il giorno di festa si avvicinava e i genitori erano dispiaciuti per non avere comprato quanto necessario a realizzare una torta indimenticabile: non avevano decorazioni, niente candeline… ma soprattutto non avevano idee!
La Fata vigilava da lontano ed era pronta: questa volta non avrebbe dato solo suggerimenti… alla torta avrebbe pensato lei! Micky si alzò presto il giorno del suo compleanno, felice come non mai perché sicuramente grandi sorprese lo aspettavano! Andò in cucina dove trovò la mamma che l’abbracciò stretto stretto: “Quest’anno – disse – il tuo giorno speciale deve essere rimandato, ma quando arriverà sarà così bello che lo ricorderai per sempre”. Micky non era contento di quella promessa… e si mise a guardare tristemente fuori dalla finestra. Mentre lui sospirava, la Fata delle Candeline stava ultimando la sua dolce sorpresa. Con farina sulla punta del naso e granelli di zucchero tra i capelli, esclamò “Incredibilissima e sorprendente! Micky sarà felice!”. La sera arrivò presto. La Fata era impegnata negli ultimi tocchi da maestra quando Mago Dispetto comparve in tutta la sua furiosa perfidia fuori dalla porta.
“Non ce la farai a consegnare la torta! Questa volta vincerò io!”. Aiutato dal gelo, lanciò il più grande vortice mai fatto che sollevò turbinii di neve e ghiaccio, avvolgendo tutta la casa. La Fata delle Candeline rispose pronta con una pioggia di candeline infuocate rosse, gialle, rosa che sciolsero ogni fiocco gelato in un attimo.
Mago Dispetto chiese quindi aiuto a orsi e lupi che accorsero come un esercito e si serrarono in file compatte pronti a balzare per divorare il dolce. Ma ben presto furono dispersi da una pioggia di noccioline, pigne e palle di neve. Fata aveva risvegliato i suoi piccoli amici del bosco: scoiattoli e gufi arrivarono in suo soccorso, sfidando dall’alto i temuti animali.
Mago Dispetto sembrò scomparire. La Fata delle Candeline ne approfittò per uscire: sorvolava il manto nevoso e nel frattempo guidava il suo capolavoro, davanti a lei, con decisi gesti delle mani. Oltrepassò la foresta, ma quando fu all’inizio della radura ricomparve Mago Dispetto.
“Perché lo fai?” disse a Fata. “Perché vuoi fare felici le persone?”.
“La felicità è contagiosa. Un sorriso riscalda il cuore di tutti”.
Poi proseguì: “Ci sono già tante fatiche da affrontare ogni giorno. Desidero aiutare le persone a vivere momenti unici per avere ricordi preziosi. Per questo sono la Fata della Candeline… non è forse il compleanno un momento speciale?”.
Mago Dispetto la lasciò passare, e iniziò a seguirla.
La Fata delle Candeline, sospettosa, riprese il viaggio. Raggiunse la casa di Micky.
Si avvicinò silenziosa alle finestre e vide che mamma e papà erano in camera a giocare con il figlio. Il giorno si stava rivelando comunque speciale! Con una magia, aprì la porta di casa e depositò la torta sul tavolo. Poi si mise ad aspettare guardando fuori dalla finestra. Stranamente, Mago Dispetto la affiancò… ma lei era pronta ad ostacolare qualsiasi cattiva azione.
La famiglia tornò in cucina per cenare quando videro quella meraviglia di torta: era alta quanto Micky, ricoperta di crema, bianca come la neve, e lungo i lati era tempestata di codette colorate, che disegnavano laghi azzurri, prati fioriti e pini maestosi, mentre in cima regnavano gli animali del bosco in pasta di zucchero che porgevano noci caramellate, bastoncini di zucchero, nocciole pralinate e confetti. Candeline azzurre illuminavano tutto in attesa di essere spente con tanto di desiderio. Micky non riusciva a credere ai suoi occhi! E così i genitori che si chiedevano chi mai potesse aver fatto un simile regalo. Felicità e gioia. Tutti erano sorpresi e grati!
Dietro la finestra la Fata si sentì soddisfatta, ma la cosa più incredibile fu la lacrima che scese dalla guancia di Mago Dispetto. I suoi occhi si erano illuminati lì nel buio di quella notte silenziosa. Qualcosa si era mosso dentro al suo cuore… forse si era scongelato! Se ne andò senza dire una parola, ma da allora non fu più una minaccia per i compleanni. Anzi, si racconta di un simpatico Mago che lontano dal villaggio iniziò a fare magie alle feste per divertire… e divertirsi!