Il Compleanno in Corea del Sud
Nella tradizione, i primi 100 giorni di un bimbo erano costellati da momenti speciali che celebravano la nuova vita con riti ispirati dal senso di protezione e attenzione verso il neonato. Questi momenti corrispondevano alle Quattro Formalità. La prima ricorreva il terzo giorno dalla nascita: da quel momento, chi desiderava poteva vedere il neonato, mentre in tavola si usava preparare tre ciotole di riso bianco e tre di zuppa per Samshin, la divinità della nascita. Ogni sette giorni fino al 49°, si tenevano cerimonie in cui i parenti si radunavano per benedire il bimbo. Il pasto prevedeva torte di riso, oltre a zuppa di alghe e ciotole di riso. Il 100° giorno era il momento del Paegil. In questa occasione, si servivano torte che avevano ognuna un significato: le torte di riso al vapore rappresentavano la purezza; quelle ricoperte con crema di fagioli rossi simboleggiavano resistenza e forte volontà; quelle cotte su uno strato di aghi di pino rappresentavano la generosità; mentre le torte ripiene propiziavano una mente vivace. I dolci dovevano essere condivisi con più persone possibili, almeno 100, per favorire una lunga vita. E poi, con il compimento del primo anno, si celebrava il “Tol” con una gran varietà di torte e frutta per augurare una vita ricca di talenti diversi. Paegil e Tol sono ancora oggi festeggiati.